“ C'era una volta una foresta incantata popolata dai personaggi classici che conosciamo o che pensiamo di conoscere. Un giorno si ritrovano intrappolati in un luogo dove a tutti era stato rubato il lieto fine... il mondo reale ”.
Una delle serie televisive che negli ultimi anni mi ha appassionato di più è Once upon a time, un fantasy liberamente ispirato a fiabe e leggende classiche della letteratura mondiale, ma ambientato ai giorni nostri in una cittadina immaginaria del Maine che si chiama Storybrooke.
Questa serie deve la sua nascita agli autori Adam Horowitz e Edward Kitsis, gli stessi del leggendario Lost, ed è riuscita a riunire personaggi come Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Capitan Uncino, Pinocchio, Tremotino e tanti altri. Intrappolati in una dimensione senza tempo e senza felicità, i protagonisti delle varie fiabe non ricordano nulla del proprio passato per effetto di un sortilegio creato dalla matrigna cattiva di Biancaneve.
L’espediente narrativo è stato sfruttato al meglio con l’approfondimento di un personaggio fiabesco in ogni episodio. Inoltre si rivolge ad un pubblico di tutte le età, in grado di appassionarsi all'eterna lotta tra Bene e Male, ragione e fede, ma soprattutto tra amore e potere.
I protagonisti delle varie fiabe si muovono su due linee parallele: la realtà del presente e i flashback ambientati nel loro mondo prima della maledizione.
La storia di ogni personaggio delle fiabe è spesso molto diversa dalla versione originale, ma riprende alcuni elementi dei film di animazione Disney.
((attenzione spoiler))
Come in tutte le fiabe, anche qui c’è un eroe che arriva però dal mondo reale ma, a sua insaputa, ha origini fiabesche e poteri insospettabili. Emma Swan è una giovane donna che non ha niente a che vedere con le fiabe, ma in seguito si scoprirà che è la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro. Lei è il mio personaggio preferito, la salvatrice che dovrà annientare il sortilegio e ristabilire l’ordine, lottando contro ogni avversità e nemici malvagi.
Di volta in volta si confronta con vari personaggi con cui entra in conflitto o instaura un legame profondo, come nel caso della bellissima amicizia che stringe con Elsa, ispirata al personaggio del cartone animato Disney “Frozen”, che ha il potere di controllare il ghiaccio e la neve. Tra i tanti racconti della serie quello dell'amicizia tra Emma, personaggio reale, e Elsa, fedele al personaggio Disney, è sicuramente uno dei più interessanti perché ben costruito e originale.
Elsa arriva a Storybrooke, imprigionata dentro ad un’urna che Emma inconsapevolmente ha portato dal passato.
Magicamente l’urna si apre e rilascia un liquido blu che assume le sembianze di Elsa. Lei inizia a camminare per le strade lasciando una scia di ghiaccio, alla ricerca della sorella Anna scomparsa da tempo.
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Trovarsi in un contesto nuovo e per lei pericoloso, le provoca all’inizio un grande spavento; tutto le incute paura in quel mondo moderno, dalle automobili alla tecnologia, agli abitanti sconosciuti e diversamente vestiti.
La regina di ghiaccio ha sempre cercato di controllare la propria magia per usarla nel modo più positivo possibile, ma nelle situazioni di grande spavento perde il controllo dei suoi poteri e si ritrova ben presto in una situazione che la porta, insieme ad Emma, a rimanere intrappolata sotto il ghiaccio da lei generato.
Le due donne stabiliscono da subito un forte legame poiché condividono un senso di smarrimento di fronte ai loro poteri; si sentono incomprese e sole perché si rendono conto di poter diventare un pericolo per gli altri, soprattutto di poter far del male anche alle persone a cui tengono.
Infatti quasi tutti quelli che amano Emma, la stanno cercando per tranquillizzarla riguardo i forti poteri che lei ha scoperto di avere e che l’hanno sconvolta tanto, al punto di fuggire da loro.
La trappola di ghiaccio in cui sono momentaneamente confinate si rivelerà però terapeutica per entrambe: mentre Emma rischia di congelarsi perché non è abituata a quelle temperature, Elsa le racconta come ha scoperto e poi accettato la sua diversità, aiutandola a riflettere sull’importanza dell’amore che le viene dalle persone care.
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Nel freddo isolamento riusciranno ad aiutarsi a vicenda proprio perché sono simili e quindi riescono più facilmente a comprendersi. Per ritrovare la sicurezza, riacquistare le proprie forze e il pieno controllo dei poteri, bisogna essere consapevoli di venire accettati per quello che si è, amando prima se stessi e poi gli altri.
Elsa lo ha capito dopo aver ritrovato l'amata sorella e cerca di farlo comprendere ad Emma:
«Loro ci accettano per ciò che siamo e questo è importante ma non è abbastanza, dipende anche da noi.
Tu devi amare te stessa, Emma».
Solo così la salvatrice potrà avere il pieno controllo dei suoi poteri e scaccerà la paura di fare del male alle persone che ama.
Potete vedere “Invincible”, un video da me realizzato e caricato sul mio canale YouTube, che è dedicato proprio a questo racconto sull'amicizia tra Emma & Elsa.
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