Il Giappone a Roma: la casa di Hiromi





Per festeggiare il mio compleanno (28 novembre) mi sono regalata un pomeriggio da Hiromi Maison, un locale che replica in modo impeccabile lo stile tradizionale giapponese.


Chi non lo sapesse a Roma, la famosa pasticceria Hiromi Cake, lo scorso agosto si è estesa in zona porta Pia a Via Reggio Emilia 24. Nel suo ristorante aperto ogni giorno si può esplorare, in tutta la sua autenticità, la cultura giapponese gustando dalla colazione al dopocena prelibatezze gastronomiche tipiche della tradizione culinaria della regione del Kansai.


Per me è stato una novità e molti aspetti di questo nuovo locale mi hanno sorpresa e subito conquistata, soprattutto l’ambientazione che incanta e trasporta in un mondo così lontano e diverso da quello a cui siamo abituati.

L’allestimento caratteristico e tipico giapponese presenta all'entrata, oltre ai vasti assortimenti di dolci wagashi e yougashi, anche 160 tipologie di sake in esposizione e cocktail con whisky, gin o rum nipponici. Alcune decorazioni prevedono servizi da tè in ceramica e  portafortuna giapponesi situati tra il bancone e i tavoli, come le bambole Daruma e Kokeshi.


Non ci si rende conto dello scorrere del tempo, ritrovandosi immersi in una calma e tranquillità propria della cultura nipponica, dove gli arredi minimalisti e ogni dettaglio invitano a rimanere lì il più possibile. Molti aspetti di questo posto così affascinante aiutano a riflettere, facendo apprezzare e godere ancora di più il momento di relax.


Mi sono divertita ed emozionata, soprattutto perché ho avuto la possibilità di indossare lo yukata per la prima volta e provare la posizione giapponese di sedermi a terra, togliendo le scarpe e poggiando le ginocchia sul tatami, il cuscino tradizionale. Sedersi in seiza è usanza tipica in molte arti tradizionali giapponesi come la cerimonia del tè, la calligrafia e l’ikebana.


Sono felice di aver fatto questa esperienza con mia mamma e mia sorella e che anche lei abbia indossato lo yukata.

Avrò sempre un bellissimo ricordo e le ringrazio di cuore per aver condiviso insieme qualcosa di così bello nel mio giorno speciale.

Ho potuto scattare foto senza fretta, trascorrendo più di due ore piacevolissime in un angolo di Giappone confinato tra sogno e realtà, nel quale sono stata accolta e fatta accomodare dalla direttrice di sala Fiammetta Oliverio, gentilissima e sorridente che ci ha messe subito a nostro agio, aiutandoci nella vestizione del bellissimo yukata floreale dalle tonalità del blu e dell'azzurro, il mio colore preferito.


All’interno del ristorante è presente un laboratorio di pasticceria a vista dove vengono proposte le splendide creazioni della pasticceria giapponese Hiromi Cake che si trova a Via Fabio Massimo 31.

Sono stata lì già diverse volte e ho avuto modo di assaggiare quei dolci buonissimi e curati nei minimi particolari.


Nel menu c’è sempre l’imbarazzo della scelta e alla fine abbiamo optato per i tradizionali yougashi, dolci d’ispirazione occidentale. Abbiamo scelto Shizuku, mousse di cioccolato cremoso alle nocciole e zenzero; Sakura, mousse alla mandorla con cuore di ciliegia e un composto di amarene; l’Okinawa che da tempo mi attirava per la sua bellissima forma a fiore. Morbido e dal sapore delicato, mousse al cocco e lime con cuore gelèe al mango e passion fruit e come base croccante di riso soffiato e cioccolato fondente. Siccome non avevo mai assaggiato il mango e mi è piaciuto moltissimo, ho voluto provare anche la cheesecake cremosa con la dolce acidità della crema al mango su base crumble.



Nella scelta del tè mi hanno consigliato il genmaicha, tè verde dall’aroma particolare ed intenso che si accompagna piacevolmente con questi dolci.

Desideravo anche assaggiare la japanese cotton cake, cheesecake giapponese alta e soffice. Era rimasta una sola fetta ma sapendo del mio compleanno me l'hanno servita a sorpresa con tanto di candelina da soffiare arricchendo ancor di più con gentilezza e spontaneità mia giornata.


Trovare un locale così è raro e invoglia a riscoprire nuovamente la sua bellezza e le attenzioni con cui sono stata accolta. Ci tenevo a condividere ciò che ho provato, perché davvero ritagliarsi del tempo prezioso per se stessi e staccare dalla monotonia è fondamentale.


Ho saputo dell'esistenza dell'area giardino zen e mi incuriosisce tanto visitarla un giorno, perciò anche per questo desidero tornarci presto.

Consiglio fortemente a tutti gli appassionati della cucina asiatica di fare un'esperienza di questo tipo, adatta soprattutto a chi vuole sentirsi più vicino alla cultura giapponese. Soprattutto se preferite gustare piatti salati o sorseggiare cocktail al posto del tè, senza però avere fretta, lontani dal caos cittadino e catapultati in un contesto differente.


Nella quotidianità frenetica, concedersi un momento di svago, soprattutto in un posto incantevole così intimo e riservato, è una coccola e sembra essere quasi un lusso.


Non serve per forza un'occasione speciale per andarci, ma non posso che essere soddisfatta e fortunata di aver trascorso un compleanno tra dolci sorprese, sensazioni positive e atmosfere suggestive che mi hanno fatto rivivere il mio amato Giappone.


Se vi ho incuriosito potete visitare il sito Hiromi Maison 

0 Commenti

Seguitemi su Instagram